La mia guida di Tokyo
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Updated: April 2, 2018
I 'ramen' nascono in Cina e, come confermato dallo Yokohama Ramen Museum, sono giunti nella China Town di Yokohama nel 1859. Da piatto semplice, i 'ramen' si sono evoluti in moltissime varianti e oggi sono diffusi in tutto il Giappone. Buoni e da mangiare in fretta, i 'ramen' sono perfetti accompagnati da una birra o tè oolong e sono ormai imprescindibili dal menu di chi ha poco tempo, soprattutto a Tokyo.
Nella capitale ci sono più di 10.000 ristoranti di 'ramen': dal tipo 'tonkotsu' di Fukuoka alla specialità di Sapporo al 'miso' e 'soki soba' di Okinawa. Con così tanta scelta, un viaggio a Tokyo diventa l'occasione per diventare esperti di 'ramen'.
Le varietà dei piatti di 'ramen' si basano innanzitutto sul tipo di brodo in cui vengono serviti: salato ('shio'), di maiale ('tonkotsu'), alla soia ('shoyu') e al miso ('miso') sono i quattro principali, a cui si aggiungono brodo di orata, gamberi, pollo e così via.
Come il brodo, anche il tipo di pasta è importante. In alcuni ristoranti si può scegliere tra il tipo più spesso e quello più sottile e anche il grado di cottura, se al dente o prolungata. In ogni caso, la scelta non è mai sbagliata. A seconda del tipo di 'ramen' cambiano anche gli ingredienti abbinati alla pasta, ad esempio uova sode, germogli di bambù in salamoia, porro o erba cipollina e fettine di maiale alla cantonese. Sui tavoli, in genere ci sono aceto bianco, olio al peperoncino e aglio schiacciato da aggiungere a piacere.
Nei ristoranti di 'ramen', il menu non è molto ricco, ma include alcune specialità da ordinare come contorno. Tra queste, i classici ravioli cinesi ('gyoza', pron. ghioza) ripieni di carne di maiale, cavolo, aglio e zenzero e cotti in padella in modo da risultare croccanti alla base e morbidi alla sommità. Un altro piatto tipico è il riso alla cantonese ('chahan', pron. ciahan), mentre tra le bevande birra e tè oolong (che pare faccia bene quando il pasto contiene parecchio olio) sono quelle standard.
Spesso nei ristoranti di 'ramen' ci sono solo i cuochi, senza camerieri. In questo caso, le ordinazioni si fanno pagando in anticipo alle biglietterie automatiche. I piatti sono indicati in giapponese, ma ci sono anche le foto. In caso qualcosa non dovesse funzionare, basta chiedere una mano a chi si trova lì vicino chiedendo... 'ramen'.
Si trovano un po' ovunque. Per fare qualche esempio, al piano interrato della stazione Tokyo c'è Tokyo Ramen Street, con otto ristoranti, mentre in zona Shimbashi e Shinjuku ce ne sono tanti in strada, pronti a sfamare gli impiegati che lavorano lì intorno. Per finire, la coda davanti ai ristoranti è una garanzia: significa che il posto è buono.
Tra le catene con ristoranti in varie zone della città, Ichiran è famosa per i posti al banco divisi ognuno da piccole paratie e con un'apertura frontale da cui vengono serviti i 'ramen'; Afuri ramen, invece, è nota per il brodo insaporito con l'agrume 'yuzu'. Per concludere, Tenka Ippin, catena diffusa in tutto il Giappone con ampia scelta di 'ramen' a prezzi molto convenienti.